PRESENTAZIONE PROGETTO DI EDUCAZIONE EMOZIONALE "NOI SIAMO EMOZIONI"

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Data:

04 Settembre 25

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Pomigliano d’Arco: al via il progetto di educazionale “Noi siamo emozioni”

L’aula consiliare del Comune di Pomigliano d’Arco, in Piazza Municipio 1, il 24 settembre 2025 alle ore 10:00, spalancherà nuovamente le sue porte per la presentazione del progetto “Noi siamo emozioni”, rivolto alla fascia più giovane della città.

Il progetto nasce dall'esperienza e dalle esigenze rilevate dai Servizi Sociali Comunali anche durante due eventi significativi organizzati dagli stessi Uffici, con l’obiettivo di proporre un percorso di educazione emozionale.

Il primo degli eventi anzidetti si è tenuto il 21 novembre 2024, in occasione della Giornata dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, presso il Teatro Gloria, con il titolo “Il diritto allo sviluppo della personalità come diritto all’educazione emozionale”.

L’iniziativa ha coinvolto alcune rappresentanze degli alunni delle scuole secondarie di primo grado del territorio che, attraverso la proiezione del film Inside Out, si sono sentiti incoraggiati ad esprimere le proprie emozioni interagendo con esperti del settore. Attraverso il “gioco delle emozioni”, gli studenti hanno potuto esternare i propri sentimenti, centrando pienamente l’obiettivo prefissato.

L’entusiasmo ed il coinvolgimento generati dall’evento hanno fatto sì che avvenisse un po’ come il “gioco delle scatole cinesi”. Difatti, successivamente, gli alunni delle scuole primarie del territorio sono stati protagonisti di un altro incontro, svoltosi il 7 marzo 2025, con la presentazione del libro “Giada su una nuvola blu”. L’ascolto della storia di Giada ha stimolato nei bambini attenzione ed empatia verso il tema della diversità, favorendo la riflessione sul valore dell’accoglienza e sulla capacità di esprimere le proprie emozioni.

Da questo bagaglio di esperienze nasce il progetto “Noi siamo emozioni”, che si pone l’obiettivo di promuovere l’educazione emozionale e l’inclusione nelle scuole primarie, coinvolgendo cinque classi per ciascun Istituto Comprensivo sito sul territorio comunale, scelte dal Dirigente Scolastico che ha deciso di aderire al progetto.

Il Servizio Servizi Sociali ha chiesto alle Dirigenti Scolastiche di preferire nell'individuazione delle classi che parteciperanno al progetto quelle che includono bambini con disabilità o neurodivergenze, per favorire un autentico percorso di accoglienza ed integrazione nel gruppo classe.

L’iniziativa, promossa dal Servizio Servizi Sociali del Comune, si svolgerà nell’anno scolastico 2025/2026 e si articolerà in quattro step principali:

In classe con le emozioni (ottobre-dicembre 2025): psicologi e assistenti sociali guideranno gli alunni nella costruzione di un “albero delle emozioni”, ispirato al film Inside Out, ed in attività di riconoscimento e gestione delle emozioni primarie.

Leggi e sperimenta (gennaio-marzo 2026): attraverso la lettura del libro “Giada su una nuvola" e laboratori esperienziali, i bambini saranno stimolati ad immedesimarsi nella vita di compagni con neurodivergenze, sviluppando empatia, accoglienza e comprensione della diversità.

Lo sport unisce (aprile-maggio 2026): una giornata di sport inclusivo presso il Pala Falcone consentirà agli alunni di sperimentare attività con atleti paralimpici di sitting volley, scoprendo lo sport come strumento di condivisione, collaborazione e abbattimento delle barriere.

Festa delle emozioni (giugno 2026): in un incontro conclusivo, studenti, docenti, genitori e istituzioni si confronteranno sui risultati raggiunti. Ogni classe presenterà elaborati (cartelloni, lettere, riflessioni) per raccontare la propria esperienza e proporre miglioramenti per le future edizioni del progetto.

I primi tre step del progetto richiedono circa 10 ore per classe.

Il progetto si propone come un percorso educativo innovativo che unisce scuola, famiglie e istituzioni, offrendo ai bambini strumenti concreti per riconoscere, elaborare e valorizzare le emozioni, nella convinzione che la diversità sia una ricchezza e che l’inclusione rappresenti la base di una comunità più consapevole e solidale.

“Noi siamo emozioni” non è soltanto un progetto scolastico, ma un investimento sul futuro. Insegnare ai bambini a dare un nome alle proprie emozioni, a rispettare quelle degli altri ed a trasformare la diversità in occasione di crescita significa costruire una società più giusta, empatica e inclusiva. È da queste esperienze, semplici e profonde al tempo stesso, che possono nascere nuove generazioni capaci di guardare all’altro non come ad una differenza da colmare, ma come ad una ricchezza da condividere.

Di Maria Rosaria Ricci

 

A cura di

Servizi sociali

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